Stazione di Milano Centrale Autonoleggio.

La stazione di Milano Centrale (Stazione di Milano Centrale Autonoleggio) è la principale stazione ferroviaria del capoluogo lombardo, la seconda d’Italia per flusso di passeggeri dopo Roma Termini e prima di Torino Porta Nuova, nonché una delle principali stazioni ferroviarie d’Europa.

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Fu inaugurata nel 1931 per sostituire la vecchia stazione centrale che sorgeva nell’attuale piazza della Repubblica, divenuta insufficiente a causa dell’aumento del traffico ferroviario.

La gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) società del gruppo Ferrovie dello Stato, che classifica la stazione nella categoria “Platinum”, mentre quella delle aree commerciali del monumentale fabbricato viaggiatori è di competenza di Grandi Stazioni.

Nel novembre 2010 lo scalo è stato intitolato a santa Francesca Cabrini (1850-1917), fondatrice della congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Nel 1906, in occasione dell’inaugurazione dell’esposizione universale, il Re Vittorio Emanuele III pose la prima pietra della nuova stazione, prevista circa 600 metri a nord della vecchia, nell’area dell’ex Trotter, ovvero il primordiale campo sportivo utilizzato per le partite di casa del Milan.

Contemporaneamente venne indetto un concorso architettonico per il disegno delle facciate, da applicarsi su uno schema funzionale già definito dagli uffici delle FS, comprendente un albergo integrato nella facciata del fabbricato viaggiatori. Il concorso rimase tuttavia senza esito, per i ripensamenti dell’amministrazione ferroviaria.

Nel 1912 venne indetto un nuovo concorso, che si basava però su un nuovo schema funzionale ispirato alle stazioni di Lipsia e Stoccarda: al posto dell’albergo si sarebbe però realizzata una galleria coperta accessibile ai veicoli (la “galleria delle carrozze”). Per tutta la durata della guerra e per gli anni subito successivi, i modelli in gesso della nuova stazione sarebbero rimasti accantonati nei corridoi dell’Ufficio Direzione dei Lavori.

Quando questi sarebbero stati ripresi in considerazione, malgrado fossero allo stesso tempo mutati spirito e condizioni in cui attuare la gigantesca riforma ferroviaria, non si volle minimamente rimettere in discussione quanto elaborato fino ad allora, se non nella forma ultima del fabbricato.

Dopo la ripresa dei lavori, sempre maggiormente appoggiata dall’amministrazione, la stazione venne inaugurata il 1º luglio 1931 dal Ministro delle Comunicazioni Costanzo Ciano e da mons. Giacinto Tredici, vicario generale dell’arcidiocesi.

Mussolini desiderava inaugurarla di persona, ma quando il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, decise di non partecipare all’evento per protesta contro le persecuzioni fasciste nei confronti dell’Azione Cattolica e di farsi rappresentare dal suo vicario, decise di delegare il ministro delle Comunicazioni.

Durante la Seconda guerra mondiale, negli anni della Repubblica Sociale Italiana, il binario 21 (situato al piano stradale, quindi al livello inferiore rispetto a quelli della stazione passeggeri: quei binari venivano normalmente usati per il trasporto merci e postale) venne utilizzato per l’avvio dei treni che deportavano gli ebrei italiani verso i campi di concentramento e sterminio.

La stazione è stata oggetto di importanti lavori di restauro e riqualificazione, iniziati ad agosto 2005, da parte di Grandi Stazioni, una società di Ferrovie dello Stato. Il 30 settembre 2008 venne attivata la nuova biglietteria. La stazione possiede ventiquattro binari, tutti tronchi e tutti in uso per il servizio passeggeri. I binari 1, 2, 3, 22, 23 e 24 sono più corti rispetto agli altri binari, e vengono utilizzati per servizi espletati con materiale rotabile di lunghezza contenuta.

La facciata prospiciente la piazza Duca d’Aosta è larga 200 metri; dietro e parallelamente ad essa corre la “Galleria delle Carrozze”. Spiccano sul terrazzo della “Galleria delle Carrozze” due cavalli alati, che rappresentano il «Progresso, guidato dalla volontà e dalla intelligenza» opere di Armando Violi.

La tettoia che copre i ventiquattro binari, composta da cinque volte in ferro e vetro e lunga 341 metri, è opera dell’ingegnere Alberto Fava. La stazione non ha uno stile architettonico definito, ma è una miscela di diversi stili, in particolare Liberty e Art Déco uniti alla monumentalità dell’architettura fascista.

I grandi ambienti pubblici della stazione (galleria di testa, Biglietteria centrale e Galleria delle Carrozze) richiamano le architetture monumentali romane; a dispetto dell’apparente monumentalità essi sono realizzati con economia di mezzi: le parti superiori delle pareti sono in cemento decorativo che imita il marmo di rivestimento delle parti inferiori, le grandi volte non sono strutturali, ma appese e gli elementi decorativi sono in gesso (fregi della biglietteria, pannelli con simboli zodiacali) o cemento (statue, protomi leonine etc..).

La stazione dispone di ascensori, che la rendono quindi accessibile ai portatori di disabilità, e di scale mobili che collegano i vari livelli. Inoltre, l’area dedicata al traffico passeggeri è dotata di un impianto di videosorveglianza e di altoparlanti per gli annunci sonori di arrivo e partenza treni.

La stazione centrale è servita da numerose linee di tram, filobus ed autobus urbani ed extraurbani gestite da ATM. La stazione Centrale è inoltre collegata agli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio al Serio tramite servizi di autobus navetta.

Stazione di Milano Centrale Autonoleggio.